13 maggio 2022
Si chiude il primo RoadShow nei luoghi protagonisti delle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali
Per la prima volta le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali si svilupperanno su un’area di 22mila km quadrati. Milano Cortina 2026 non sarà solo Milano o Cortina, ma anche due Regioni e due Province Autonome, e tutta l’Italia che verrà coinvolta diventando protagonista agli occhi del mondo.
È questo il messaggio che arriva dal RoadShow appena concluso dalla Fondazione sui territori che ospiteranno i Giochi: due gruppi di lavoro, rispettivamente guidati dal Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, e dall’Amministratore Delegato, Vincenzo Novari, hanno attraversato Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige.
Da Anterselva a Cortina d’Ampezzo e Trento, da Sondrio a Verona, passando per Bormio: quattro giorni di dialogo e confronto con istituzioni, stakeholders, associazioni e persone che vivono quotidianamente le Terre Alte per costruire al meglio, insieme, le Olimpiadi e Paralimpiadi italiane. I due Governatori della Regione Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, i due Presidenti di Provincia, Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti, insieme ai sindaci delle città coinvolte, hanno accolto e ospitato la delegazione della Fondazione.
"I territori sono gli assoluti protagonisti di un appuntamento come questo – ha dichiarato il Presidente Giovanni Malagò nella prima giornata del Roadshow a Sondrio - Senza il valore e il supporto dei territori non avremmo mai raggiunto l'obiettivo. Abbiamo avuto l'intuizione e la capacità di far comprendere a chi doveva decidere, quanto uniche e inimitabili siano le eccellenze della Valtellina e delle altre aree geografiche che ospiteranno i Giochi invernali 2026". Tappa anche a Bormio, sede dello sci alpino maschile sulla storica Pista Stelvio, ma anche delle competizioni di sci alpinismo, la grande novità di Milano Cortina 2026.
I Giochi diffusi permetteranno di svolgere le gare negli scenari più belli al mondo e sfruttare gli impianti di eccellenza già presenti nelle Terre Alte: Anterselva, ad esempio, non poteva non essere la venue del biathlon. Il suo Stadio, sede da anni delle più alte competizioni a livello internazionale, è stato uno dei luoghi visitati dal Team della Fondazione nella tappa del Roadshow in Alto Adige.
La sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale sarà al centro del progetto: “Tutte le edizioni delle storia delle Olimpiadi avevano il 4 per cento di biglietteria sociale – ha dichiarato da Cortina d’Ampezzo il CEO Vincenzo Novari – Questo vuol dire che i residenti nelle aree dove si svolgevano i Giochi potevano accedere alle competizioni a un prezzo molto più basso. Noi abbiamo raddoppiato questa percentuale portandola dal 4 all’8 per cento”.
Il Veneto è stato protagonista anche con Verona, l’Arena sarò la spettacolare sede della Cerimonia di Apertura della Paralimpiade e di Chiusura dell’Olimpiade di Milano Cortina 2026.
Il RoadShow si è chiuso in Trentino, e seduti in prima fila a Trento per incontrare e dialogare con il Team della Fondazione, c’erano i campioni degli sport invernali di ieri e di oggi come Franco Nones, prima medaglia d’oro Olimpica per l’Italia nel fondo ai Giochi di Grenoble, Giacomo Bertagnolli, otto volte campione Paralimpico di sci alpino e Arianna e Pietro Sighel – figli del campione del pattinaggio di velocità Roberto Sighel.
“L’Italia non è un’eccellenza solo quando si parla di cibo, arte e cultura, mostreremo al mondo anche la nostra efficienza e capacità di organizzare le cose” ha dichiarato Vincenzo Novari nell’incontro conclusivo del Roadshow. “Il dialogo e il confronto con i territori e sui territori, proseguono e proseguiranno in maniera costante, per percorrere insieme la Road to the Games”.